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N°65 - Messaggio di Nuccia: Non affannatevi (Mt. 6,25-33)
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Grazie, Gesù, per averci regalato Nuccia. Alleluia!

MESSAGGIO: NON AFFANNATEVI (Mt.6,25-33)rosa
7 dicembre 1996

O mio Maestro, grazie per queste parole! Tu conosci bene l’animo umano, conosci le
ansie del quotidiano, le preoccupazioni, che ci assillano e ci affliggono, assorbendo ogni
energia e forza, facendo allontanare la nostra attenzione dalla unica e vera meta. O Gesù, ieri
parlando coi tuoi discepoli e oggi a noi, ci esorti a non essere in ansia, perché tu ti prendi cura
di noi in ogni momento della nostra vita, se noi te lo permettiamo.

Credere in te, Gesù, non è follia, perché tu, morendo sulla croce, ci hai dimostrato
quanto ci ami, quanto tieni a noi e dunque ci inviti a non rimanere nelle nostre angosce e a
non soffermarci sulle insicurezze, su cosa sarà il mio, il nostro domani, perché tutto ciò
porterebbe a peccare di sfiducia contro di te.

Il Signore, miei cari amici, ci invita a impegnarci
nel nostro lavoro, qualsiasi esso sia, con coscienza e onestà di cuore e a svolgere tutto con
amore e pazienza, e a non preoccuparci più del necessario per lasciare spazio a Lui, perché
Lui, da padre sollecito e generoso, si china su ciascuno di noi con generosità e infinito amore.
Guardiamoci intorno e osserviamo la formica, i fiori dei campi, le farfalle, gli uccelli
che volano; essi non seminano, ne mietono, eppure hanno il cibo necessario alla vita e sono
spesso rivestiti dei vestiti più belli. Se il Signore provvede alle realtà più piccole del creato,
cosa non farà il buon Dio per l’uomo, che è sua creatura? A questa domanda dobbiamo tutti
rispondere: Dio pensa ad ognuno dei suoi figli, anche a quello che sembra abbandonato,
lontano, anzi il Padre usa la logica contraria a quella del mondo. Ce lo dice la vergine Maria
nel Magnificat, dove afferma che il Signore rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili, e
gli ultimi saranno i primi, perché Dio opererà attraverso i suoi servi fedeli.

Se ci lasciamo trasformare dalla parola di Dio, il Padre si servirà delle nostre mani, dei
nostri occhi, delle nostre gambe, delle nostre forze per andare incontro ai poveri, ai malati,
agli oppressi. Solo così permetteremo al Padre di essere presente in mezzo a noi e di farsi
riconoscere, come fece Gesù, allo spezzare del pane, dai discepoli di Emmaus.
L’esempio di questo prodigio ci viene oggi da tante anime missionarie. Tra queste
spicca la figura di madre Teresa di Calcutta, una esile, piccola suora, che si è lasciata usare e
muovere, fino a consumarsi, dall’amore di Dio e del prossimo. Questo esempio di vita
consacrata è un seme di grande generosità e fedeltà al vangelo, che comprende l’amore per
Dio e per il prossimo. Chi ama Dio, ama necessariamente il prossimo, anche il prossimo più
scomodo, più difficile, più ostile, perchè Dio è Padre degli uomini ed essi sono fra loro
fratelli. E allora, Signore, questa notte Ti chiedo per me, per tutte le tue creature, la forza per
superare le angosce e le paure, senza preoccuparci molto delle cose terrene, delle nostre
insicurezze, per non ripiegarci su noi stessi e voler risolvere tutto con la nostra intelligenza e
le nostre capacità. Lasciamo spazio a Te, Signore, affinché Tu possa intervenire e risolvere i
nostri problemi. La nostra vita è nelle tue mani. Consapevoli del tuo amore, aiutaci a
proseguire e a procedere il nostro cammino con lo sguardo sempre fisso a te. Amen.


PREGHIERA ALLA MADONNA rosa


Tutta bella sei, piena di grazie, Regina del cielo e della terra, a Te la nostra lode, o
Immacolata, tempio dello Spirito Santo, tabernacolo dell’Altissimo. Noi, miseri tuoi figli, ci
rivolgiamo a Te con fiducia e fede viva; a Te affidiamo questo povero mondo, avvolto nelle
tenebre del peccato e dell’errore, sovraccarico di sofferenze e di tanti dolori.

Abbi pietà di tante rovine materiali e morali, di tante lotti tra il bene e il male.

Accogli, o Madre, il nostro grido, carico di sofferenze e di timori.

Vieni con le tue braccia materne ad abbracciare tutti e a
metterci in salvo, al sicuro, nel Tuo Cuore Immacolato.

Sii benedetta, Madre nostra, Madre della Chiesa. Illumina e guida il tuo popolo, sulle
vie della fede, della speranza, della carità, dell’unità. Aiutaci, o Maria, a vivere
nell’obbedienza alla parola del tuo Figlio Gesù e a vivere nella verità e nell’onestà.

Aiutaci a vincere il male, che c’è dentro di noi e attorno a noi, a vincere il peccato che porta alla morte
in noi e nel mondo. Aiutaci a portare a tutti la buona novella, affinché sia riconosciuta e
accettata da tutti gli uomini della terra e ogni ginocchio si pieghi e ogni lingua proclami che
Cristo è il Signore.

Fai, o Madre, ritornare nella mente e nel cuore degli uomini pieni di orgoglio, di odio
e di egoismo, la fede e l’amore, affinché tutti possano sperimentare il tuo amore
misericordioso, tenero e compassionevole; e tutti insieme possiamo riconoscere il tuo figlio
Gesù come maestro e signore della nostra vita, della nostra storia.

Concedi, o Maria, che ai nostri focolari non manchi la grazia di amare e di rispettare la vita che comincia.
Custodisci nei bambini la purezza, fa che siano fiori olezzanti intorno all’altare.

Sii sempre il sorriso e fa, o Madre, che alla fine dei nostri giorni possiamo innalzare un
cantico di gloria, di amore e di riconoscenza a Gesù e a Te, che sei la Regina del mondo e la
nostra avvocata. Amen.


Il mio pensiero e quello di tutti i radio-ascoltatori questa sera va a Fra Giulio Maria e a
coloro che prendono i voti domani; come tutti gli uomini, portano il loro vaso di creta tra tante
difficoltà e tentazioni. Voglio pregare il Signore affinché dia a lui e a quanti verranno ordinati
sacerdoti di portare sempre alta e viva la fiaccola della fede tra le tenebre di un mondo pagano
e a seminare sempre tanta speranza e amore.
Desidero attirare sulle loro anime con le mie sofferenze, le mie preghiere e le mie
suppliche, luce, conforto e coerenza di vita e di fede. Amen. Auguri a tutti; saluti ai fratelli
ristretti, a chi mi scrive, a Padre Pino, Erminio e a tutti i giovani. Vi voglio bene. Domani
consacratevi a Maria, la mamma celeste vi proteggerà.
Federico, ti abbraccio.

Nuccia